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Dialogo su Teatro e Rivoluzione

Un dialogo tra storia, teatro e letture sulle prime avanguardie russe 
intervengono Marco De Marinis e Fausto Malcovati

Quale filo sottile lega e intreccia i concetti di teatro e di rivoluzione nel Novecento? Esiste sì un «teatro della/nella rivoluzione» come una «rivoluzione del/nel teatro», eppure il “secolo breve” riporta di un «teatro rivoluzionario» che non sempre ha coinciso con la «rivoluzione teatrale». Anzi accade che la “rivoluzione” sul terreno politico finisca per combattere quella in campo scenico. Il dialogo tra i due poli si fa così denso e complesso, dagli esiti incerti.
In concomitanza con la mostra Revolutija, ripercorrono alcuni momenti nodali dell’articolata vicenda Marco De Marinis e Fausto Malcovati.
La Mosca all’indomani del 1917, di Anatolij Lunačarskij, del Proletkul’t e di Mejerchol’d, dei fugaci tentativi di «teatro spontaneo», esperimenti destinati a una breve vita che cercarono di portare il nuovo pubblico proletario a superare i modelli culturali imperiali e borghesi per «accogliere le proposte degli artisti rivoluzionari», saranno al centro del discorso di Malcovati.
De Marinis rifletterà perlopiù sul quindicennio ’64-’78 in cui si è assistito a una «disseminazione degli usi politico-rivoluzionari del teatro» che, però, non di rado ha generato effetti all’apparenza paradossali. Si è assistito più volte a un’uscita degli artisti dalla polis, ma proprio per l’esigenza di ripensare gli stessi «usi politici del teatro», partendo da un radicale rinnovamento del linguaggio della scena e delle sue modalità produttive e distributive.

INGRESSO LIBERO

Evento collegato alla mostra Revolutija ospite al MAMbo