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Un atomo di verità. Serata in ricordo di Aldo Moro

Un atomo di verità. Serata in ricordo di Aldo Moro

Un atomo di verità. Serata in ricordo di Aldo Moro
Spettacolo
di e con Marco Damilano
regia Antonio Sofi
in collaborazione con l’Archivio Flamigni

A quarant’anni dalla scomparsa di Aldo Moro, ERT Fondazione ospita all’Arena del Sole una serata-omaggio in ricordo dello statista. Marco Damilano è protagonista di una conferenza-spettacolo, con la regia di Antonio Sofi e in collaborazione con l’Archivio Flamigni, per raccontare e ripercorrere la vita di Moro, figura emblematica che ha segnato la Storia dell’Italia contemporanea. Un viaggio nella memoria proposto da Marco Damilano, direttore dell’Espresso, che a Moro ha dedicato il suo ultimo libro Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia, pubblicato da Feltrinelli. 

Parole, documenti e fotografie inedite, immagini, musiche, letture di Moro, ma anche di Pier Paolo Pasolini e di Leonardo Sciascia. Per riscoprire il politico che ha governato l’Italia per lungo tempo e chiedersi in che modo la sua scomparsa violenta abbia segnato il Paese nei decenni successivi, nella politica, nella società, nella cultura. 
Ritrovare Aldo Moro, per cercare qualcosa del nostro passato, e dunque del nostro presente e del nostro futuro. Con il suo ultimo libro Damilano ha deciso di tornare a quell’istante, per indagare le traiettorie che, a partire da uno dei capitoli più cupi della storia italiana, si sono dispiegate fino a oggi. Con l’aiuto delle carte personali di Moro, in gran parte conservate nell’archivio privato di Sergio Flamigni, e non dallo Stato, e rimaste sepolte, getta luce sul punto in cui la drastica interruzione di una stagione politica si incontra con le vicende personali di una generazione, che tra il 16 marzo e il 9 maggio 1978 assiste alla fine di un’epoca. 
Dopo via Fani, secondo Damilano, comincia la lunga fine della Prima Repubblica. Un racconto autobiografico che attraversa la dissoluzione della Dc, la morte di Berlinguer, la caduta del Muro, Tangentopoli e la latitanza di Craxi in Tunisia, fino alla stagione attuale, inaugurata dalla sua metafora televisiva: il Grande Fratello. Il racconto arriva a Berlusconi, a Grillo e a Renzi, i protagonisti di una politica che da un orizzonte di senso e di speranza si è fatta narcisismo e nichilismo, cedendo alla paura e alla rabbia.

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