(In)visible Radio Creatures#2
happening radiofonico transgeografico
A proposito di questo evento
22 giugno // ore 21.30 // Chiostro Arena del Sole
(in caso di pioggia l’evento si svolgerà nella Sala Salmon dell’Arena del Sole)
ingresso gratuito
La voce e l’ascolto sono gli strumenti attraverso i quali Anna Raimondo – sound artist italiana basata a Bruxelles e attiva in Nord Africa e America Latina – propone una riflessione sulla condizione di clandestinità, raccontata da più punti di vista, a partire dalle esperienze quotidiane di chi questa condizione la vive o l’ha vissuta a Bologna. Attraverso una serie di incontri, interviste e derive sonore, (In)visible Radio Creatures#2 propone un happening radiofonico in diretta e in onda contemporaneamente in diversi spazi del mondo. (I)RC#2 ripercorre una mappatura sonora e polifonica della città, esperita da persone chiamate all’invisibilità nello spazio pubblico con la partecipazione di spettatori in ascolto.
Perché la radio è incontrollabile, è dappertutto, è aggregativa, corale, plurale.
(In)visible Radio Creatures#2 sarà in diretta dall’Arena del Sole di Bologna e diffuso in onda e in streaming da Radio Città del Capo e nei seguenti luoghi del mondo: Caso / IF – Investigaciones del Futuro a Buenos Aires (Argentina), Collettivo Nomade a Roma, Radio Papesse a Firenze, Agencia de Tránsitos Culturales a Tenerife (Spagna), Radio Tsonami a Valparaiso (Cile), 18 a Marrakech (Marocco), Q02 a Bruxelles (Belgio), Somatico a Marsiglia (Francia), Arci Viterbo (Italia), Teatro Mediterraneo Occupato a Palermo, Côté Jardin a Dakar (Senegal), ArtGallé a Nouakchott (Mauritania), Errant Bodies a Berlino (Germania) e dalle case delle persone all’ascolto.
Dati
Anna Raimondo
Sound e Radio-artist. Ottiene il Master in Sound Art nel 2012 alla London College of Communication (University of the Arts of London, UK) e segue un dottorato con l’Académie de Beaux Arts di Bruxelles e l’Università ULB. La sua ricerca esplora l’ascolto come esperienza estetica e politica, trattando il suono come strumento per generare spazi relazioni e problematizzare la questione identitaria. Il lavoro, centrato in modo particolare sulla voce, le lingue e il processo di traduzione, si situa tra arte sonora e radiofonica, tra performance e intervento urbano. Si materializza nella dialettica tra il processo di comunicazione (verbale e non verbale) e l’attiva costruzione di senso generata dalla partecipazione del pubblico, nell’interstizio tra intimità e intimidazione proprio del linguaggio radiofonico e sonoro.