Gli anni
Teatro Arena del Sole Sala Thierry Salmon
A proposito di questo spettacolo
Un’opera originale, contemporaneamente intima e collettiva che attinge alla letteratura e all’universo pop tra gli anni Ottanta e i Duemila.
Marco D’Agostin è un coreografo tra i più incisivi dell’attuale panorama europeo; la danza di Marta Ciappina, danzatrice versatile e profondamente espressiva, è capace di evocare episodi di segreta intimità che si intrecciano a immaginari popolari.
Cultura letteraria e popolare, sono questi i due estremi ai quali il pubblico potrà liberamente agganciarsi, sperimentando la possibilità di lasciarsi emozionare da una coreografia che, pur non temendo di entrare in una dimensione “narrativa”, presenta un’esplorazione fine e astratta del movimento del corpo. La letteratura sospesa tra storia e biografia della scrittrice francese Annie Ernaux e la musica pop degli 883 guidano una ricerca che si articola attorno a un “noi” storico passando attraverso la biografia unica della solista in scena, capace di coniugare tecnica e coinvolgimento emotivo.
PREMIO UBU 2023
• per il miglior spettacolo di danza
• per la miglior attrice o performer: Marta Ciappina
Marco D’Agostin
Artista attivo nel campo della danza e della performance, vincitore del Premio UBU 2018 come Miglior Performer Under 35. Nel triennio 22/24 è Artista Associato del Piccolo Teatro di Milano. Il suo lavoro si interroga sul ruolo e il funzionamento della memoria, e pone al centro la relazione tra performer e spettatore. La danza, una geografia complessa in cui suoni, parole e movimenti collidono di continuo, tende sempre verso la compromissione emotiva di chi la compie e di chi la guarda. Dopo una formazione con maestri di fama internazionale (Yasmeen Godder, Nigel Charnock, Rosemary Butcher, Wendy Houstoun, Emio Greco), ha iniziato la propria carriera come interprete, danzando per, tra gli altri, Claudia Castellucci / Socìetas Raffaello Sanzio, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Iris Erez, Tabea Martin, Sotterraneo. Dal 2010 ad oggi ha sviluppato la propria ricerca coreografica come artista ospite di numerosi progetti internazionali (ChoreoRoam Europe, Act Your Age, Triptych). È stato per due volte tra le Priority Company del network europeo Aerowaves. Ha presentato i propri lavori in molti dei principali festival e teatri europei (Rencontres chorégraphiques int. de Seine-Saint-Denis, Théâtre de La Ville a Parigi, Kampnagel ad Amburgo, Les Brigittines a Bruxelles, The Place Theater a Londra, Sala Hiroshima a Barcelona, Tanzhaus di Zurigo, Schaubühne a Lipsia, SESC Pompeia a San Paolo, Santarcangelo Festival, Romaeuropa Festival, VIE Festival, Torinodanza, OperaEstate, per citarne alcuni). Dal 2019, su invito di Boris Charmatz, è uno dei venti danzatori del progetto XX Dancers for the 20th century, per il quale interpreta il repertorio «Schuhplattler» dello spettacolo Folk-s di Alessandro Sciarroni. Nel 2020 è stato invitato da Marie Chouinard, direttrice della Biennale Danza, a realizzare una nuova creazione per i danzatori di Biennale College.
Marta Ciappina
Danzatrice, coach e didatta, si forma principalmente a New York al Trisha Brown Studio e al Movement Research. Come danzatrice affianca, tra gli altri, Chiara Bersani, Tiziana Arnaboldi, Daniele Albanese, Daniele Ninarello. Luis Lara Malvacias, Gabriella Maiorino. Dal 2013 collabora con la compagnia MK, guidata da Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza di Venezia del 2014. Nel 2015 inizia la collaborazione con Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla Biennale Danza di Venezia del 2019. Attualmente, come interprete, è concentrata su Pezzi Anatomici – progetto MK, Saga – creazione di Marco D’Agostin e Quel che resta – ideazione di Simona Bertozzi.
Come docente collabora con la Scuola Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano diretta da Carmelo Rifici, con la Biennale Danza di Venezia diretta da Wayne McGregor, con il Triennio Professionale di Danza Contemporanea del Balletto di Roma diretto da Roberto Casarotto e con il progetto DA.RE. dance research diretto da Adriana Borriello.