Apocalisse tascabile

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Vincitore di numerosi premi, lo spettacolo che ha rivelato uno dei più promettenti talenti del teatro contemporaneo italiano, Niccolò Fettarappa, autore regista e interprete, in scena con l’altrettanto talentuoso Lorenzo Guerrieri, autore e attore.
I due vestono i panni di uno smaliziato apostolo under 30 e di uno svogliato angelo dell’Apocalisse, al servizio di un Dio che annuncia invano la prossima fine del mondo manifestandosi in un supermercato semi-deserto della periferia romana, nell’indifferenza dei pochi astanti. Ironia e lucidità convivono nel ritratto di una società in cui non c’è posto né per Dio né per le nuove generazioni, escluse da qualsiasi ruolo di responsabilità.

Un atto unico eroicomico che con stravaganza teologica ricompone l’infelice mosaico di una città decadente e putrefatta, specchio di una defunta condizione umana.

Uno spettacolo che l’autore definisce “a doppiofondo”, perché «la fine del mondo è anche l’occasione per risvegliare quella “debole forza messianica” che secondo Benjamin si deposita in ogni generazione, in attesa d’essere portata alla luce per scardinare il mondo».

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