Volevo vincere le Olimpiadi
Dialogo tra Franco Bragagna e Marco D’Agostin
Chiostro Arena del Sole
A proposito di questo spettacolo
Franco Bragagna è la riconoscibilissima voce che da quasi trent’anni racconta in RAI l’atletica, lo sci di fondo e molte altre discipline minori, una vera rockstar dell’indie sportivo per chi ancora si commuove ripensando alle imprese di Stefania Belmondo, Fabrizio Moro, Fiona May. Appassionato linguista, enciclopedico e tagliente, ha saputo coniugare il rigore descrittivo e un’enfasi misurata ma piena di sentimento, innervando sempre il racconto del gesto all’interno di un’articolata geografia di riferimenti storico-culturali. Il coreografo Marco D’Agostin, premio Ubu come Miglior Performer Under 35 nel 2018, che proprio in quell’anno ha dedicato lo spettacolo First Love (programmato dal festival VIE) alla sua musa e campionessa Stefania Belmondo, gli propone un gioco di simulazione, facendolo irrompere nel campo della performing art. Cosa succede se pensiamo allo sport come al palcoscenico ideale, un laboratorio per guardare ai fondamentali del teatro sulla punta degli sci o appesi a un’asta a 6 metri d’altezza? Che differenze ci sono tra l’ingresso in scena e il cancelletto di partenza, tra un telecronista sportivo e il miglior attore di teatro di narrazione? Non è forse la gara della nostra vita un dispositivo drammaturgico perfetto?
Franco Bragagna è un telecronista sportivo italiano, voce di atletica leggera, sci di fondo e altri sport nelle più importanti manifestazioni internazionali, per conto della Rai. Nato a Padova, vive a Bolzano sin dall’infanzia. Inizia la sua carriera televisiva a TV Bolzano (di un certo successo locale e in un gruppo di televisioni dell’Italia settentrionale la trasmissione “Hockey Stars”, inventata dal meranese Delfo Turri. Dopo il primo anno, per altri tre “Hockey Stars” andrà su Tva – Televisione delle Alpi). Dal 1986 lavora, come giornalista praticante e poi professionista, nella Televisione delle Alpi, emittente privata trentina. Collabora da esterno con Telemontecarlo, dove per sei anni segue da inviato l’hockey su ghiaccio e qualche altra disciplina invernale. Da giovanissimo, per Radio Quarta Dimensione, fu per anni uno dei radiocronisti del pool di emittenti locali che trasmettevano il campionato italiano e le partite ed i tornei internazionali di hockey ghiaccio. Nel 1990 approda alla Rai, dove diventa telecronista di sport invernali e dell’atletica leggera.
Marco D’Agostin è attivo nel campo della danza e della performance. Tra gli altri, è stato interprete per Claudia Castellucci, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Sotterraneo. Dal 2010 ha sviluppato la propria ricerca come coreografo ospite in numerosi progetti internazionali. Ha presentato i suoi lavori in molti dei principali festival italiani ed europei. Ha vinto il Premio Gd’A Veneto 2010, la Segnalazione Speciale al Premio Scenario 2011, il Premio Prospettiva Danza 2012, il Teatro Libero di Palermo Prize al BEFestival e il secondo premio al concorso (Re)connaissance di Grénoble nel 2017 per Everything is ok. È stato per due volte tra le Priority Company di Aerowaves e nel 2018 ha vinto il Premio UBU come miglior performer under 35.