Presentazione del libro "Il potere analogico della bellezza. Il potere analfabetico della fantasia. Il potere anacronistico dell’anima"

In occasione dello spettacolo Il mostro di Belinda, lunedì 17 marzo alle ore 17, in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’arte dell’Accademia di belle Arti di Bologna, si terrà la presentazione del libro Il potere analogico della bellezza. Il potere analfabetico della fantasia. Il potere anacronistico dell’anima con Chiara Guidi insieme ad Anna Biagetti, fondatrice delle edizioni Sete.
L’origine di questo volume – che fa parte di una collana in divenire, a cura di edizioni Sete – è la stretta relazione che Chiara Guidi, regista de Il mostro di Belinda, tiene con il mondo della Scuola ponendo l’arte, e in particolare l’arte scenica, come fonte di una conoscenza altra. Un’impronta didattica che si sviluppa in Corsi di aggiornamento per Insegnanti di ogni ordine e grado – che l’attrice, autrice e regista ha tenuto a partire dal 2012 prevalentemente al Teatro Comandini di Cesena, realizzando una breve esperienza nel 2021 anche all’Arena del Sole – riconosciuti dal MIUR e frequentatissimi, per il loro taglio al contempo filosofico ed esperienziale.
La ricerca artistica di Guidi – nel solco tra infanzia e voce –, si articola in laboratori, spettacoli, relazioni che fanno da sfondo ai Corsi per insegnanti qui documentati. Il volume, pubblicato nel 2024, raccoglie le lezioni dei primi tre Corsi di aggiornamento, tenuti tra il 2012 e il ’14.
Scrive l’autrice nel Il potere analfabetico della fantasia: «Il teatro e la scuola hanno questo compito: costruire spazi, un’aria dentro la quale vi sia la possibilità di comporre una relazione tra elementi diversi, senza affidarci, perché ciò avvenga, solo alla consolazione del linguaggio e alla sua capacità di spiegare ciò che accade. Un filo di voce, un respiro o un gesto minimo, una presenza senza apparenza né bellezza è come un ultrasuono. Sta a noi, con la nostra arte, decifrarne la presenza e leggerne le viscere, per aprire una strada al senso, come antichi aruspici».
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’arte dell’Accademia di belle Arti di Bologna
foto di Nicolò Gialain