ANNULLATO // Boccascena
Ovvero le conseguenze dell’amor teatrale
Teatro Arena del Sole Sala Thierry Salmon
A proposito di questo spettacolo
Ci dispiace comunicare che lo spettacolo Boccascena – ovvero Le conseguenze dell’amor teatrale di César Brie e Antonio Attisani in scena al Teatro Arena del Sole di Bologna fino al 10 aprile è stato annullato a causa di un caso di Covid all’interno della compagnia.
Per il rimborso o la sostituzione dei biglietti o per il cambio rateo dell’abbonamento è possibile rivolgersi entro il 20 aprile alla biglietteria del Teatro dal martedì al sabato (dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00) al numero 051 2910910 oppure alla mail biglietteria@arenadelsole.it.
Due uomini di teatro si incontrano per caso dopo tanto tempo, in un altrove che sembra un palcoscenico.
Non se ne rendono conto, ma una figura – forse un regista, forse un custode, forse il loro erede – li guida in un flusso di memoria in cui riversano la scarsa sincerità di cui sono capaci, scoprendo di essere stati legati l’un l’altro lungo tutto il corso della vita.
La loro è stata un’amicizia ruvida, senza compiacimento né complicità, entrambi sulle tracce di un teatro necessario a sé stessi e al mondo.
In questo ritrovarsi che rischia di sprofondare nell’ironia e nel disincanto, è l’enigmatico Servo di scena che parla suonando a suggerire i temi privati e universali che hanno interpretato, chissà se bene o male.
I racconti dei due, che si riconoscono nel Gatto e la Volpe, diventano un viaggio che li porta a fare i conti con se stessi, con le differenze tra loro, con visioni e vicende dell’eterno passato, un viaggio che attraversa opere, scuole, maestri, colleghi, amori, colpe, malattie. Memorie ferite.
L’esercizio della sincerità è la loro ultima recita, costellata di incidenti, una musica incostante nella quale affiorano le conseguenze dell’amore assoluto per un teatro popolato da mille personaggi ma soprattutto, in quest’ultimo passaggio, dal Gatto e la Volpe, l’anziana coppia che vorrebbe giustiziare simbolicamente quel Pinocchio diventato il “bravo bambino” che nella realtà storica ha invece vinto.
La scombinata narrazione procede per salti e cadute, da un’allegra antipatia iniziale all’ultima uscita di scena, uno sconsolato matrimonio.
Per astra ad aspera. Fine teatro mai.
Note:
“Questo lavoro è stato scritto da un vecchio attore e un vecchio professore durante la pandemia che ha rinchiuso tutti in casa per molti mesi. I testi di Volpe non sono stati scritti da Volpe e i testi di Gatto non sono stati scritti da Gatto. È tutto molto più confuso, grazie anche a ciò che è accaduto durante le prove. Scrivere il primo copione è stato un esercizio di amicizia, di fiducia, di confronto e polemica con il mondo, di accordo e disaccordo, un esercizio che ha permesso ai due di vivere la solitudine della peste nel calore della creazione.”
Durata: 75 minuti
segue dopo ogni recita incontro pubblico con la compagnia
Repliche
Al 01/04/2022
Al 08/04/2022
Dati artistici
foto di scena Paolo Porto
Grafica e locandina Giuliano Spagnul
Residenze teatrali Arti e spettacolo – Teatro Nobel per la Pace, Campo Teatrale, Comune di Alta Val Tidone, Olinda/TeatroLaCucina, Teatro Rasi – Ravenna
Produzione ERT / Teatro Nazionale, Smart Soc. Coop Impresa Sociale
In collaborazione con Campo Teatrale, Ravenna Teatro