Davidson
Teatro Arena del Sole Sala Thierry Salmon
A proposito di questo spettacolo
Il Padre Selvaggio è una sceneggiatura scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1962 e pubblicata postuma nell’anno della sua morte. La sua libertà di pensiero spaventò i produttori e il film non venne mai realizzato. Balletto Civile ne ricava un oggetto coreografico con un giovane performer di talento incontrato nel lavoro sul territorio modenese: una messinscena danzata, una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico.
Lo spettacolo ci riporta alla storia di Davidson, un ragazzo nero sensibile e acuto proveniente da una tribù dell’Africa, che incontra un insegnante progressista e tormentato – una figura di frontiera, alter ego dello stesso Pasolini – che cerca di dare ai suoi allievi un’istruzione moderna e anticolonialista. Quest’opera sospesa racconta soprattutto il conflitto tra l’insegnante e Davidson, diffidente alle novità di metodo e di cultura del nuovo docente. Il cuore del contrasto è il dilemma del rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia, della tensione verso l’altro.
La Biblioteca Delfini consiglia
Pippo Delbono, Pierpaolo Pasolini; urlare la verità, Edizioni Clichy, 2014
Pasolini, regia di Abel Ferrara, RAI Cinema Distribution 2015 (Dvd)
La Biblioteca Salaborsa consiglia
Marco Antonio Bazzocchi e Roberto Chiesi, Pasolini e Bologna: gli anni della formazione e i ritorni, Cineteca di Bologna, 2022
Roberto Galaverni, P.P.P. : poesie per Pasolini, Mondadori, 2022
Dacia Maraini, Caro Pier Paolo, Neri Pozza, 2022
Durata: 55 minuti
Dati artistici
disegno luci Vincenzo De Angelis
disegno sonoro Andrea Gianessi
assistente alla regia Ambra Chiarello
assistente alla coreografia Francesco Collavino
collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Balletto Civile
con il sostegno di Ater Circuito e ICK Amsterdam
si ringrazia Spazio Happen, Balletto Civile, Alessandro Berti
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica
nell’ambito del progetto “Come devi immaginarmi” dedicato a Pier Paolo Pasolini
foto di Donato Aquaro
