Ebò

Uno spettacolo liberamente ispirato a Le sacre du printemps di Stravinskij e alla leggenda del cacciatore Oxóssi, eroe della mitologia afro-brasiliana della religione del candomblé. Il regista e coreografo brasiliano Elvio Pereira De Assunçao spinge i ragazzi della Compagnia del Pratello a interrogarsi sul tema dell’offerta, instaurando un’inedita connessione fra i miti diffusi nella Russia pagana di fine ‘800 e i miti di origine africana diffusi in Sud America. In scena, dunque, i performer raccontano la storia di Oxóssi, il cacciatore che con un’unica freccia e grazie a un’offerta, riesce a sconfiggere il male favorendo una ricca raccolta, segno di prosperità e rinascita del popolo. E, come nel Sacre il sacrificio permette la rinascita, così questo spettacolo, che è anche un modo per celebrare i cinquant’anni dalla prima di Le sacre du printemps creato da Pina Bausch, si propone di essere «rituale e sostegno, purificazione e guarigione. Perdere qualcosa per ritrovarsi, sacrificare per rinascere».

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