Elizabeth I
Sorry for what?
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A proposito di questo spettacolo
Un incontro di box in tre round per raccontare in modo inedito Elisabetta I. La coreografa e performer Giulia Spattini conduce una ricerca che non mira a ricostruire le vicende biografiche della regina, bensì a cogliere il senso profondo delle sue azioni rivoluzionarie: uno studio sulla sua interiorità, la forza di volontà, il senso di responsabilità e il rapporto con il potere. La sovrana appare allora come una vera e propria “lottatrice”, che occupa il palcoscenico/ ring insieme al proprio “allenatore”. Spiega Spattini: «il punto centrale della lotta di Elisabetta si è mosso sempre intorno alla sua identità come donna che nella casualità della successione si è trovata tra le mani un potere che mai nessun uomo le avrebbe legittimato, pagando un prezzo altissimo. Prendere una posizione, questo ha ispirato la mia ricerca, prendere una posizione e assumersi la responsabilità che ne deriva». E conclude: «lottare per scegliere, per aderire al proprio sé, qualunque esso sia, purché vero».
Avviso al pubblico
Durante lo spettacolo è previsto l’utilizzo di luci stroboscopiche.
Durata: 45 minuti
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ELIZABETH I- Sorry for what? trailer from balletto civile on Vimeo.
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Nel foyer prima dello spettacolo, IMPRONTE performance di teatro fisico
SUI SENTIERI PER L’EUROPA
Un prologo per uno spettacolo sull’Europa, un’Europa afroasiatica, aperta alle migrazioni contemporanee perché capace di vedervi la chiave per capire profondamente se stessa, la propria storia, le proprie radici. Col corpo.
a cura di Mattia Cason
Repliche
Al 26/11/2023
Dati artistici
disegno sonoro Guido Affini
luci Francesco Traverso
assistente alla regia Francesco Gabrielli
produzione Balletto Civile
con il sostegno di Drama Teatro, Fuori Luogo Festival Fisiko, Alloggiando ArtFest
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica e di Teatro Arcobaleno
foto di Barbara Carioli