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Rokia Bamba| Our Silences Will Not Protect Us

Talk online + Listening

Altri spazi

01/01/1970
Orari

A proposito di questo evento

5 dicembre // ore 22.00 // in streaming sui canali Facebook e Youtube di Atlas of Transitions -Italia e sulla pagina Facebook di ERT Fondazione 

Our Silences Will Not Protect Us trae ispirazione dal titolo di un noto libro di Audre Lorde. Qui è un invito ad agire da una prospettiva sonora e di farlo dalla piena coscienza della propria posizione. Per la sound artist Rokia Bamba, i repertori musicali, i frammenti sonori e le registrazioni vocali sono elementi attraverso cui comporre universi acustici non eurocentrici: narrazioni sonore diasporiche che incorporano materiali provenienti dallo spettro sonoro delle musiche afro/americane come il rap, l’house e l’afrobeat. In dialogo con Federico de Felice – dj, giornalista musicale e co-fondatore di Atlantico Festival –, Bamba presenta il suo informal archiving con una selezione di ascolti in cui emergono mondi sonori minoritari e contro-egemonici.

in collaborazione con Atlantico Festival e TPO | Ri-farci Spazio
(il dj set, previsto nella stessa serata al TPO è ANNULLATO)

Dati artistici

Rokia Bamba
sound artist, dj, conduttrice radiofonica, educatrice e attivista afrodiscendente, è membro del collettivo Troubled Archives. Le sue composizioni, influenzate dalla pratica del djing, mescolano suoni d’archivio, registrazioni vocali, frammenti musicali e field recordigns. Produttrice radiofonica dall’età di 12 anni, si afferma come autrice del programma Sous l’Arbre à Palabres (1989) e co-fonda Full Mix (1992) per Radio Campus Bruxelles, uno dei primi radioshow hip-hop, R&B e funk. In qualità di dj, è attiva nei luoghi ed eventi contro-culturali della diaspora africana francofona, tra i quali Globalicious (Bruxelles), La Colonie (Parigi), Afropunk (Parigi) e Massimadi (Montréal). Partecipa al lavoro collettivo With Unveiled Face (2015) per l’Universität Hamburg Institut für Ethnologie, all’evento di poesia sonora Ceci n’est pas un poème II (Bozar 2016), all’Orchestre Populaire de Bruxelles all’Ancienne Belgique (2017). Con il collettivo Troubled Archives collabora all’installazione sulla fotografia antropometrica di fine Ottocento NOISY IMAGES (2020), parte della mostra Artist Meets Archive al Rautenstrauch Joest Museum di Colonia; partecipa a Tutto passa tranne il passato/Everything Passes Except the Past della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino; cura il finissage della mostra Musa Nuit di Minia Biabiany a La Verrière della Fondation Hermès (2020).

Federico de Felice è co-fondatore di ATLANTICO Festival – progetto nato nel 2018 che esplora l’eredità culturale del continente africano e delle sue diaspore –, e curatore della trasmissione omonima su NEU RADIO. In veste di giornalista musicale, ha scritto articoli per Esquire Italia e Noisey. È attivo come dj nel circuito culturale bolognese e non, diffondendo la sua collezione musicale presso TPO, Auditorium Flog, Mish Mash Festival, Freakout Club, Granata. Dopo la laurea in Culture Letterarie Europee e una in Cultural Management presso l’Università di Bologna, ha partecipato al workshop “Rethinking copyright and related frameworks for music” presso Haus der Kulturen der Welt (Berlino). Il suo interesse è rivolto alle culture musicali (post)coloniali, che incorporano politiche di identità, commistioni diasporiche e narrazioni decoloniali, e alle disparità di potere (simbolico ed economico) presenti nell’industria musicale globale. 

 

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