Sonja
Chiostro Arena del Sole
A proposito di questo spettacolo
Una soggettiva sul personaggio di Sonja, un viaggio che si situa tra le pagine scritte dell’opera Zio Vanja di Anton Cechov. In scena viene evocato il mondo di una donna, dai delicati e azzurri moti dell’anima e di un amore non corrisposto. Il personaggio, arrestandosi sulla soglia della narrazione, ne prende distanza per farsi vicina alla dimensione interiore e dar voce alla parte invisibile. Per lasciar emergere l’inedito stupore dell’inespresso.
“Sonja é un lavoro di grande poesia corporea, un’opera di un teatrodanza “inattuale” quanto necessario. Uso “inattuale” nell’accezione agambeniana, che per il filosofo definisce la qualità di ciò che è più autenticamente contemporaneo, vale a dire capace di essere nel proprio tempo, eppure in grado di prenderne le distanze. Il corpo di Federica Tardito, grazie anche allo sguardo attento e sensibile di Aldo Rendina, è abitato da una figura fra le più interessanti dell’universo cechoviano. Federica la incarna, si lascia attraversare dall’essenza del personaggio, e noi vediamo Sonja acquisire realtà nella partitura corporea precisa, rigorosa e poetica. Una danza curatissima, discreta, mai didascalica si carica di espressività, di significati profondi, di sfumature psicologiche, di ricordi condivisi, concedendoci il privilegio di fissarla nella nostra memoria e accoglierla nelle nostre e emozioni.”
Alessandro Pontremoli, Professore Ordinario di Discipline dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Torino
SONJA di e con Federica Tardito – Promo from Compagnia Tardito/Rendina on Vimeo.
Repliche
Dati artistici
progetto vincitore bando AiR-Artisti in Residenza 2020 della Lavanderia a Vapore
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica
Un ringraziamento particolare a Danio Manfredini e Doriana Crema, al soffio di Raffaella Giordano, all’inesauribile disponibilità di Antonio Rendina e alla complicità di Carlo Cantono e Massimo Vesco.