Di Grazia
(la voix du patron)
Teatro Arena del Sole Sala Thierry Salmon
A proposito di questo spettacolo
Un viaggio “a corpo aperto” che riapre ferite universali per rievocare la triade lavoro-potere-violenza che ancora oggi stringe e soffoca i corpi dei più «fragili». Il coreografo Alexandre Roccoli e la performer Roberta Lidia De Stefano creano un assolo evocativo a partire dal racconto di una donna della Ciociaria, una lavoratrice povera e deprivata della possibilità di decidere il proprio destino. Lo spettacolo nasce da un recupero etnomusicologico dei canti popolari del Sud Italia, legati ai movimenti e ai gesti di lavoro. I due artisti attingono dal loro comune immaginario, che li riporta ai rispettivi luoghi d’origine, immersi in grandi tradizioni e contraddizioni, governate da un Dio indubbiamente Maschio, Padre e Figlio. È qui che prende avvio la parabola di Rosetta, la protagonista, che cerca invano di cambiare la propria sorte: dovrà continuare a lavorare come bracciante, senza poter rivendicare i propri diritti, poiché lamentarsi dei soprusi subiti le costerebbe il lavoro e ne metterebbe a rischio la sopravvivenza.
Una performance incentrata sull’abuso di potere e sugli stati post-traumatici, ambientata in un contesto antico e rurale, dove le lavoratrici nei campi di tabacco alzano canti di libertà contro scenari di sfruttamento e violenza. Un viaggio dove la voce diventa uno strumento politico ed il corpo diventa un “campo di battaglia”. Nell’opera tutto concorre a restituire la “Grazia” a chi la perde quotidianamente, nel silenzio dell’indifferenza.
Si segnala la presenza di scene di nudo parziale, luci stroboscopiche e suoni techno.
prima nazionale
FOCUS LAVORO
Durata: 50 minuti
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In occasione dello spettacolo a Bologna, il 25 febbraio al termine dello spettacolo segue “DI GRAZIA”: DONNE-LAVORO-POTERE-VIOLENZA. UN APPUNTAMENTO TRA TEATRO, MUSICA E LETTERATURA. Dialogo tra Roberta Lidia De Stefano, protagonista e autrice dello spettacolo e Stefania Prandi, giornalista, scrittrice e fotografa. Modera: Anna Pramstrahler, responsabile della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna.
Nella stessa occasione, presentazione del laboratorio Fuori dal canone: Wikipedia per il femminile gestito da ERT / Teatro Nazionale con l’associazione Wikidonne.
Nell’ambito di CONFINI – 7° edizione del Festival della Rete delle biblioteche specializzate di Bologna / 25 febbraio – 25 marzo
In collaborazione con Biblioteca Italiana delle Donne
Repliche
Al 16/02/2024
Al 23/02/2024
Dati artistici
disegno luci Lucia Ferrero
fonica Gerarda Avallone
direzione di scena Luca Piga / Elena Piscitilli
tecnica luci Elena Piscitilli
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
responsabile del Laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini
costruttore Tiziano Barone
scenografe decoratrici Ludovica Sitti con Benedetta Monetti, Sarah Menichini, Bianca Passanti
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, A short term Effect / Espace des Arts, Scène Nationale
foto di Serena Serrani