Eclissi

Uno spettacolo che parla di giovani interpretato in scena da professionisti under 35. Si racconta di un piccolo gruppo di ragazze e ragazzi che salgono su una collina per osservare un eccezionale fenomeno naturale, un’eclissi. Un evento chiaramente simbolico, come spiegano gli artisti di Balletto Civile: «la maestosità della natura nei confronti dell’essere umano, ma anche la paura del buio, la crescita, il desiderio dell’avventura e il ritorno alle latitudini domestiche. Il lato oscuro e abissale dell’essere giovani ora». Il racconto si dispiega attraverso il mescolarsi, meticoloso e allo stesso tempo “furioso”, di una pluralità di linguaggi: la veloce recitazione fisica, il canto, l’azione coreografica, la musica elettro-noise eseguita dal vivo. In sostanza, sintetizza Balletto Civile: «un viaggio di giovani in un luogo deserto per stare insieme e vivere un’esperienza forte, che in questo momento ci appare maledettamente profetico».

prima assoluta

spettacolo sovratitolato in inglese in occasione di Opening – showcase Italia
Durata: 70 minuti
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Al termine della replica di domenica 20 ottobre prevista per le h 18, seguirà presentazione del libro MALEDETTI QUEI FIORI – Scritture e immagini per l’«autunno delle idee», tre testi di Balletto Civile, fotografie di Jacopo Benassi, a cura di Stefano Tomassini, Luca Sossella Editore-Collana Linea, 2024. Dialogo tra la compagnia Balletto Civile e Stefano Tomassini, docente di studi coreografici e di danza all’università Iuav di Venezia

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Martedì 15 e mercoledì 16 ottobre, nel foyer del Teatro Arena del Sole prima dello spettacolo Eclissi, la danzatrice Cecilia Francesca Croce, allieva del corso Le parole del corpo, presenta

CLAP! 
Primo studio

Pièce ibrida tra danza e teatro fisico, CLAP! indaga quella voce interiore che sovra-produce flusso di coscienza dentro di noi e la mette in scena con un corpo che, integrando fisicità e vocalità, costruisce e decostruisce scenari emotivi, sul confine tra il ridere e il piangere di se stessi.

Una performance tra corpo e parola, un’esperienza intima e ravvicinata con il teatro fisico.