Gramsci Gay
Teatro delle Moline
A proposito di questo spettacolo
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La notte del 10 novembre 2019 fu deturpato un murales raffigurante il volto di Gramsci sul carcere di Turi, dove il filosofo trascorse 5 dei suoi 10 anni di prigionia. Una mano anonima scrisse GAY sulla fronte con l’acrilico rosso. Da quel fatto, tre giovani artisti creano un pungente monologo in due quadri che riflette sull’attuale scollamento fra le generazioni più giovani e la politica. Nella prima parte, ambientata nel 1920, l’eclettico interprete Mauro Lamantia è un giovane Gramsci intento ad arringare gli operari torinesi. Nella seconda, un secolo dopo, è Nino Russo, il vandalo del murales, colto in flagrante e condotto in commissariato. Riflettono gli autori: «Gramsci come simbolo ha anche oggi un peso di rilevanza. Se da una parte però la sua icona è ancora vessillo di una sinistra che professa i valori dell’antifascismo, della lotta operaia; dall’altra viene da chiedersi se noi millennials ci riconosciamo veramente in quella fiducia cieca nella politica come strumento di emancipazione».
Progetto vincitore della borsa teatrale Anna Pancirolli 2022 come migliore spettacolo inedito under 35 e del bando Teatro… Voce della società giovanile 2021
Premio Nazionale Franco Enriquez 2025 – Città di Sirolo XXI edizione a Mauro Lamantia cat. Teatro Classico e Contemporaneo (sez. Migliore Interprete)
Pubblico: ragazzi e adulti
Durata: 55 minuti
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Repliche
Al 15/02/2025
Dati artistici
foto di Luca Luperto